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Tropea celebra il suo sacerdote "esemplare": don Mottola è beato - FOTO

Un giorno di festa per la chiesa italiana e calabrese. Don Francesco Mottola e’ stato proclamato beato. Il sacerdote tropeano fondatore della famiglia degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore ha finalmente ricevuto questo importantissimo riconoscimento e pochi minuti dopo le 11 le campane della cattedrale di Tropea hanno suonato a festa. La cerimonia di beatificazione si e’ infatti svolta all’interno della chiesa tropeana e non nel piazzale del santuario della Madonna dell’Isola così come originariamente previsto.

Il clero ed i fedeli giunti a Tropea hanno dovuto, dunque, ripiegare, causa una forte ondata di pioggia, sulla cattedrale. Un momento importante per tutta la chiesa e per l’intera comunità così come affermato dal cardinale Marcello Semeraro: “Oggi la Chiesa ha particolarmente bisogno di vedere figure esemplari di sacerdoti che hanno vissuto il loro ministero attraverso la donazione, soprattutto nei confronti di chi ha maggiormente bisogno. Di Gesù si è sempre detto che ha guarito i malati e soccorso i poveri e questo dovrebbe dirsi di ogni ministro della Chiesa. La figura di don Mottola e’ esemplare da questo punto di vista. Egli è stato un educatore, un formatore e spero che questa beatificazione possa incoraggiare stili nuovi anche nella formazione del clero. La cosa importante che voglio sottolineare - ha aggiunto - e’ che don Mottola e’ stato colpito dalla sofferenza ed e’ una cosa molto difficile trasformare la sofferenza in lievito di bontà e di amore. Egli ha saputo farlo”.

LA CELEBRAZIONE

A presiedere la celebrazione liturgica e’ stato proprio il prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il cardinale Marcello Semeraro. Al suo fianco anche il neo vescovo di Mileto - Nicotera - Tropea, monsignor Attilio Nostro, che ha preso possesso canonico della diocesi appena una settimana fa.

CHI E’ DON MOTTOLA

Francesco Mottola e’ nato a Tropea il 3 gennaio 1901, primo figlio di Antonio e di Concetta Braghò. La sua istruzione venne affidata al Seminario vescovile di Tropea, di cui egli fu il primo seminarista, quando aveva dieci anni. Nel 1913 la madre si tolse la vita, facendo sprofondare nello sconforto il giovane Mottola.

Dal 1917 proseguì i suoi studi nel Seminario regionale di Catanzaro. Nel 1924 venne ordinato sacerdote.
Insegnò Teologia e, dal 1929, gli fu conferita la carica di rettore del Seminario di Tropea, che mantenne fino al 1942.

A Tropea fu insegnante di materie letterarie, oltre che di Teologia. Nel 1930 fondò la Famiglia degli oblati e delle oblate del Sacro Cuore. Risale al 1931 la data della sua nomina a penitenziere della cattedrale tropeana.

Don Mottola era un sacerdote molto seguito dai fedeli e si deve a lui la fondazione delle Case della Carità a Tropea, Vibo Valentia, Parghelia, Limbadi e Roma.

La sua attività di conferenziere e direttore del Seminario di Tropea venne stroncate a seguito di un incidente avvenuto nel 1942, quando don Francesco Mottola rimase colpito da una paralisi che gli tolse quasi del tutto l’uso della parola. Si è spento il 29 giugno 1969 all’età di 68 anni.

Il Papa ricorda i due nuovi Beati in Calabria e Campania

«Anche oggi ho la gioia di annunziare la proclamazione di nuovi Beati». Papa Francesco al termine della recita dell’Angelus ha ricordato le figure di Maria Lorenza Longo e di don Francesco Mottola.
«Ieri a Napoli è stata ratificata - ha detto - Maria Lorenza Longo, sposa e madre di famiglia del secolo sedicesimo. Rimasta vedova fondò a Napoli l’ospedale degli incurabili e le clarisse cappuccine. Donna di grande fede e di intensa vita di preghiera, si prodigò per le necessità dei poveri e dei sofferenti».
«Oggi poi a Tropea in Calabria è stato beatificato don Francesco Mottola - ha continuato il Pontefice -, fondatore degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore, morto nel 1969. Pastore zelante, instancabile annunciatore del Vangelo, fu testimone esemplare di un sacerdozio vissuto nella carità e nella contemplazione. Un applauso ai nuovi Beati!».

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