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Una "Consulta dei calabresi all'estero" per innovare la regione

Mantenere i rapporti con i calabresi, che all’estero messi insieme formano una comunità di gran lunga più ampia della regione di provenienza, è una scelta strategica per rendere la Calabria più competitiva, innovativa e turisticamente attrattiva. Questo il tema portante della Consulta dei calabresi all’estero in corso alla Cittadella regionale a Catanzaro.

Finalità essenziale è anche coinvolgere i giovani, indurli a valorizzare la loro identità d’origine dando della Calabria un’immagine qualificata, incentrata sulle Università e la formazione d’eccellenza. Serve un brand Calabria ispirato al nuovo e non a superati stereotipi.

Il presidente Mario Oliverio, che ha aperto i lavori affiancato dal consigliere regionale delegato al settore, Orlandino Greco, e da Antonio Galati vicepresidente della Consulta (presenti anche la dirigente Gina Aquino e la segretaria della Consulta Anna Barcellini), ha esposto ai rappresentanti dei Paesi che ospitano le associazioni e le comunità calabresi, e il piano degli interventi e delle priorità perseguite dal governo regionale, con il riparto delle risorse finanziarie a favore delle associazioni e federazioni dei calabresi nel mondo, che per il 2019 ammontano a 300mila euro.

Saranno finanziati solo progetti che potranno assumere un valore strategico e virtualmente propulsivo, evitando la dispersione in mille rivoli e la polverizzazione dei fondi. «Basta con l’atteggiamento di questuanti delle associazioni, sì alla proposizione di grandi progetti di marketing utili ai corregionali», ha detto Oliverio. Una modalità nuova, avviata quest’anno per i nove progetti ammessi al contributo, e che varrà anche l’anno prossimo. Le associazioni potranno anche candidare un progetto culturale o di marketing territoriale più ambizioso da svolgere in una città estera.

Tra le nuove forme del network “Calabresi nel mondo” nel contesto di una società globale, in cantiere gli accordi di cooperazione per la realizzazione di progetti con le Camere di Commercio.

La Consulta è composta da 52 membri: cittadini calabresi o giovani discendenti residenti all’estero provenienti da Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Australia, Argentina, Colombia, Brasile, Uruguay, Canada e Stati Uniti.

Un articolo nell’edizione del giornale domani in edicola. 

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