Abbandonati, danneggiati e isolati: questa la situazione che ancora permane nella periferia lametina, dove svariate aziende non hanno ancora terminato di fare la conta dei danni, tra fango ancora da eliminare e interi ettari di azienda da perlustrare a seguito dell’alluvione che ha colpito l’intera regione e, in particolare, il territorio lametino nella notte tra il 4 e il 5 ottobre scorso.
Abitazioni, macchinari all’interno dei laboratori, muri crollati, impianti di gas trasportati via dall’acqua, macchine agricole, serre e uffici interamente ricoperti da centimetri di fango.
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