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Cirò sceglie un nome per il neonato trovato morto in un sacco

Un neonato, trattato come un rifiuto, messo in un sacco e gettato via. L'orrore per quanto scoperto martedì sera è un sentimento che coinvolge la comunità di Cirò, dove in tanti propongono di dare il nome di Francesco (la statua del Santo di Paola campeggia a pochi metri dalla casa nel cui giardino è stato ritrovato il corpicino), al bimbo sconosciuto, trovato cadavere.

Un riconoscimento di un'identità per questo bambino, morto alla nascita o, forse, nato già morto, ma che, evidentemente, non ha trovato l'amore e la forza di una mamma, pronta e capace di proteggerlo.

Nei confronti di quel fagottino non c'è stata nemmeno la pietà umana che si deve ad ogni essere che si affaccia al mondo, specie se così fragile, piccolo ed indifeso, da chi, nella fretta di sbarazzarsene, non gli ha dato, almeno, una sepoltura degna.

Come simulacro di una tomba indecente, “Francesco”, nei giorni, piuttosto che nelle settimane o nei mesi, in cui è rimasto chiuso in quel sacco immondo, ha avuto, delle fredde pietre collocate sopra una busta fetida e indegna.

San Francesco di Paola, insieme a San Nicodemo, è il Santo protettore di Cirò, ma soprattutto, la sua statua svetta sulla fontana della piazza principale del paese collinare.

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