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Crotone, terremoto al Comune sull’appalto della piscina: indagato il sindaco Pugliese

Il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese

«Una misura ponderata e scelta per non essere inutilmente devastante, ma che era assolutamente necessaria. Può sembrare che grandi scorrettezze non siano state commesse perché ormai tutto è diventato normale, ma non è questa la legalità».

Le parole del Procuratore della Repubblica, Giuseppe Capoccia, esprimono con efficacia il senso dell’inchiesta che ha portato all’emissione da parte del Gip, su richiesta dell’ufficio di Procura, della misura del divieto di dimora nei confronti del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Lo stesso divieto è stato emesso a carico dell’assessore comunale allo Sport, Giuseppe Frisenda, e del dirigente del settore Lavori pubblici, Giuseppe Germinara, accusati dello stesso reato contestato al sindaco Pugliese. L’inchiesta in cui sono coinvolti il sindaco Pugliese e gli altri indagati riguarda l’affidamento diretto, risalente al dicembre del 2018, della gestione della piscina comunale al Consorzio sportivo Daippo.

Il divieto di dimora è stato notificato anche a Daniele Paonessa, amministratore della piscina comunale per conto del consorzio Daippo e delegato del Coni per la provincia di Crotone, e ad Emilio Ape, ex dipendente del Comune di Crotone e presidente del Daippo sino al mese di settembre dello scorso anno.

Secondo l’accusa, il sindaco Pugliese e le altre persone coinvolte nell’inchiesta, alla scadenza della convenzione con il consorzio Daippo, avvenuta nel settembre del 2013, non avrebbero adottato alcun provvedimento di cessazione e risoluzione dei rapporti giuridici relativi alla piscina comunale, prorogandone tacitamente la gestione ed ordinando anche la liquidazione delle fatture relative al consumo di energia elettrica, gas e acqua.

Il Comune, così, sempre secondo la tesi accusatoria, avrebbe pagato le spese di gestione al posto del consorzio Daippo. Allo stesso Pugliese, inoltre, viene contestato di avere istigato i dirigenti comunali a non esercitare i loro poteri di cessazione dei rapporti giuridici e di ispezione e controllo ed a liquidare le fatture. Nessun commento in merito all’inchiesta ed al provvedimento che gli é stato notificato da parte del sindaco Pugliese.

Si è appreso soltanto, secondo notizie raccolte nel suo entourage, che il primo cittadino ha subito ottemperato al provvedimento emesso a suo carico, lasciando la città per una destinazione al momento sconosciuta. C'é da capire, adesso, come farà Pugliese ad esercitare il suo mandato di sindaco, con gli impegni istituzionali conseguenti, senza avere la possibilità di risiedere nel territorio comunale.

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