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Gestione della piscina comunale di Crotone, all'appello mancano pure i verbali

Il sindaco Pugliese

Non c'è solo il giallo della fideiussione fantasma. Dall'inchiesta sull'affidamento temporaneo della piscina olimpionica al consorzio Daippo da parte del Comune di Crotone, emerge anche la «singolare assenza» dei verbali di due riunioni che si sarebbero tenute nel Palazzo di piazza della Resistenza prima che venisse formalizzata l'assegnazione dell'impianto al sodalizio natatorio.

Una dimostrazione, secondo il gip Michele Ciociola, della presunta «collusione» tra pubblico e privato che avrebbe trovato spazio nei «rapporti paralleli intercorrenti tra gli indagati e non sacralizzati in verbali, atti amministrativi e riunioni formali».

Com'è noto, al centro delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Alessandro Rho e condotte dai poliziotti della Digos, sono finiti il sindaco Ugo Pugliese (58 anni), l'assessore comunale allo Sport Giuseppe Frisenda (42), il dirigente del settore tecnico dell'ente Giuseppe Germinara (48), l'ex funzionario del Municipio Emilio Ape (65), e il delegato provinciale del Coni Daniele Paonessa (69). Sono invece indagati a piede libero l'ex assessore con delega all'impiantistica sportiva, Salvatore De Luca (53) e l'ex dirigente dei Lavori pubblici, Gianfranco De Martino (67).

L'articolo completo nell'edizione odierna della Calabria della Gazzetta del Sud.

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