Un filo diretto tra la Calabria e la Bulgaria per trasferire illecitamente i rifiuti. Non mancano gli affari legati allo smaltimento dei rifiuti nelle operazioni “Infectio” e “Core business” dirette dalle Dda di Catanzaro e Reggio Calabria, venute alla luce giovedì mattina con l'esecuzione di 27 misure cautelari a carico di altrettanti esponenti delle cosche Mannolo-Trapasso-Zoffreo di San Leonardo di Cutro e Commisso di Siderno.
Nell'ordinanza firmata dal gip Paola Ciriaco emerge la proposta di Pasquale Profiti a Giuseppe Benincasa (entrambi coinvolti nell'inchiesta) di trovare una ditta specializzata per «trasportare qualunque tipo di rifiuto in Bulgaria».
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