Un video non utilizzabile per costruire la prova e un documento firmato che non bastano a contestare lo stato di cecità assoluta. Il Tribunale del Riesame accoglie la tesi difensiva degli avvocati di una donna di Stalettì, accusata di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
La Guardia di finanza l'aveva indagata per aver percepito una pensione di invalidità che, secondo gli inquirenti, non le spettava e per questo aveva eseguito, su disposizione del magistrato, un sequestro preventivo di 263mila euro.
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