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Tropea si riconcilia con i propri defunti

La Chiesa locale chiede perdono per la «cattiveria umana» e riconsacra il cimitero profanato

Il clero tropeano all’ingresso del camposanto benedetto dopo la profanazione

La riconciliazione con i defunti ha toccato le corde più profonde dell’animo dei tropeani. Dopo la liturgia penitenziale, tenutasi ieri pomeriggio nella chiesa dell’Annunziata, i concelebranti in processione si sono recati al cimitero profanato per rinsaldare quel rapporto di “corrispondenza di amori sensi” che la malvagità umana aveva tranciato di netto. Tutta la comunità tropeana, per liberarsi dall’orrore vissuto, si è unita in preghiera nella speranza di ritrovare pace e serenità. Alla Messa, presieduta da mons. Ignazio Toraldo, hanno concelebrato don Francesco La Ruffa, don Filippo Di Francia, don Davide Moschella, don Giuseppe Vallone, don Nicola Berardi, don Felice Palamara e don Francesco Sicari. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco Nino Macrì, gli assessori e i consiglieri di minoranza Massimo Cono Pietropaolo e Massimo L’Andolina. Profonda la commozione dei fedeli che non hanno voluto mancare alla solenne liturgia che idealmente ha messo in comunione un’intera comunità smarrita ed indignata. Una popolazione intenzionata a dimenticare per proiettarsi in un futuro luminoso di pacificazione sociale dove a contare devono tornare ad essere i valori del perdono, della fratellanza e del rispetto sincero dei defunti.

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