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La tragedia di Catanzaro, mercoledì l'autopsia sui tre giovani corpi. Speranza per padre e figlio

Proseguono a ritmo serrato le indagini sull'incendio che sabato scorso ha distrutto la casa e la vita della famiglia Corasoniti. La procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, vuole vederci chiaro e, dopo aver aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di omicidio e disastro colposi, ha deciso di affidare l'esame autoptico sui corpi di Saverio, Aldo Pio e Mattia Corasoniti, rispettivamente di 22, 16 e 12 anni, al prof. Giulio Di Mizio, associato di medicina legale presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria "Mater Domini" di Catanzaro.

L'incarico sarà affidato mercoledì e, da quel momento, partiranno le operazioni peritali che si preannunciano tutt'altro che semplici in quanto, se la causa della morte apparrebbe scontata (ovvero l'incendio divampato nella notte), più complesso è capire l'origine del rogo. Del resto, il fuoco ha distrutto l'appartamento e capire quali possano essere state le cause che hanno provocato l'incendio è arduo. Ecco perché, con molta probabilità, saranno effettuati diversi sopralluoghi nell'appartamento di via Caduti XVI Marzo, nel quartiere Pistoia di Catanzaro, non solo da parte dei Vigili del fuoco ma, con molta probabilità, anche dal medico legale che, per rispondere ai quesiti che gli verranno sottoposti mercoledì dalla Procura, non è escluso che potrebbe affidarsi a un pool di esperti.

L'unica certezza che sinora i tecnici hanno avuto è che non c'è stata alcuna fuga di gas. E allora cosa ha fatto scoppiare l'incendio e, soprattutto, come mai le fiamme si sono propagare in modo così violento da non lasciare scampo ai tre giovanissimi? E' stato un corto circuito o un altro evento accidentale? E le fiamme potrebbero essere state alimentate da materiale infiammabile che si trovava nell'appartamento? Queste sono solo alcune delle domande che si stanno ponendo gli inquirenti e alle quali, con l'aiuto dei periti, bisognerà dare una risposta per fare chiarezza su una tragedia che ha colpito l'intera comunità cittadina.

Intanto, rimangono stabili le condizioni dei feriti. Mamma e figlia, sono ricoverate rispettivamente al centro grandi ustionati di Bari e Napoli. Entrambe hanno bruciature sul 40% del corpo. Padre e figlio, invece, sono ricoverati all'ospedale "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro. I medici non si sbilanciano anche se ci sarebbero stati lievi segni di miglioramento. Loro hanno solo inalato molto fumo e, per questo motivo, sono stati intubati.

Nel pomeriggio, il sindaco, Nicola Fiorita ha reso noto che il Comune di Catanzaro si farà carico delle spese necessarie per i funerali dei tre fratelli uccisi nella notte tra venerdì e sabato scorso dal rogo scoppiato nella loro abitazione, nel quartiere Pistoia del capoluogo calabrese. Il primo cittadino, nell’immediatezza dell’accaduto, aveva annunciato il lutto cittadino nel giorno in cui avrà luogo la cerimonia funebre.

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