Geometrie e volumi affiorano dalle pareti come isole smaglianti imprigionate nell’acciaio o delimitate da bordure che solo da vicino disvelano il loro prepotente spessore, con sorprendenti effetti ottici e illusioni visive frutto di un’appassionata, laboriosa ricerca espressiva. Ampio successo di pubblico, emozioni e suggestioni all’inaugurazione della mostra “Coordinate e convergenze”, prima grande antologica dell’artista tedesco Wolfram Ullrich che il museo Marca diretto da Rocco Guglielmo ospiterà fino al 27 gennaio 2019.
Un vernissage che, presenziato da Sergio Abramo sindaco e presidente della Provincia (ente proprietario del Marca), ha evidenziato il respiro internazionale di un evento che fa del Marca una struttura prediletta dai più innovativi artisti del panorama mondiale tra i quali Ullrich, che vive a Stoccarda, espone nelle grandi capitali europee e sta lavorando ad un grandioso progetto per l’università Bocconi di Milano.
Come sottolineato da Giampaolo Prearo, editore del catalogo delle opere esposte e tra i maggiori esperti del settore, le sculture da parete di Ullrich vengono esaltate dagli spaziosi saloni del Marca che permettono ai visitatori una fruizione ottimale potendole guardare con agio da angolazioni diverse, in modo da recepirne il messaggio che allude alle infinite possibilità e sfaccettature della vita e dell’arte. Presente all’evento, organizzato in collaborazione con Dep Art di Milano, anche Giorgio De Finis direttore del Macro di Roma.
Caricamento commenti
Commenta la notizia