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L'agguato mortale di Crotone, l'omicidio Tersigni ricostruito grazie alle telecamere

Si è chiuso il cerchio nell’indagine relativa all’omicidio del 36enne Giovanni Tersigni, ferito a morte in Piazza Albani il 7 settembre scorso. Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno arrestato altre quattro persone per il delitto del giovane colpito dai proiettili di una 7,65 e poi spirato in ospedale a Crotone. In carcere sono finiti: Cosimo Berlingieri (28 anni) e Cosimo Damiano Passalacqua (23), ambedue di Catanzaro; Francesco Oliverio (29 anni) di Crotone ed il 22enne bulgaro Dimitar Dimitrov Todorov, già in carcere perchè arrestato dopo il delitto per possesso di un chilo di eroina.

I video degli impianti privati e pubblici di telesorveglianza hanno aiutato non poco gli investigatori della Mobile che, coordinati dal sostituto procuratore Pasquale Festa, hanno ricostruito il delitto e sono risaliti ai presunti responsabili. A sparare secondo gli inquirenti sarebbe stato Cosimo Berlingieri, giunto a Crotone nella tarda mattinata di sabato 7 settembre insieme a Passalacqua da Catanzaro, su un'auto condotta da Todorov, a bordo della quale si trovavano anche Oliverio e Paolo Cusato (già in carcere per l'omicidio).

I cinque secondo la ricostruzione degli investigatori, nel primo pomeriggio del giorno dell'agguato si sarebbero recati nell'abitazione di Francesco Oliverio che risiede nel centro storico. Dalla casa poco prima dell'imboscata - voluta secondo gli investigatori da Oliverio indicato come il mandante - sarebbero usciti, Berlingieri e Passalacqua col volto parzialmente travisato insieme a Cusato e Oliverio. I primi tre si sarebbero diretti in piazza Albani dove c'era Tersigni mentre Francesco Oliverio si sarebbe allontanato per ricomparire nella piazza al momento dell'agguato.

Gli investigatori hanno spiegato in conferenza stampa che le immagini catturate dalle telecamere hanno permesso di ricostruire la fuga del commando omicida che, dileguatosi per le vie cittadine, si sbarazzava dell’arma utilizzata per colpire a morte Tersigni. Passalacqua e Berlingieri sarebbero poi rientrati a Catanzaro, accompagnati in auto da Todorov che avrebbe fatto da autista. Come è noto nelle ore successive, all'agguato, era stato rintracciato dalla Polizia, il 30enne Paolo Cusato, riconosciuto dai video delle telecamere, come colui aveva cercato materialmente di sbarazzarsi della pistola, una calibro 7.65, utilizzata per commettere il delitto.

Alla conferenza stampa hanno partecipato: il procuratore Giuseppe Capoccia, il sostituto procuratore Pasquale Festa, il questore di Crotone Massimo Gambino, il capo della Mobile Nicola Lelario ed il suo vice Antonio Concas.

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