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Vibo, il quartiere Feudotto travolto dal degrado. Cittadini esausti - L'INTERVISTA

Doveva essere il fiore all'occhiello della città e invece è sempre rimasto nel dimenticatoio. Buche e voragini coperte da transenne da almeno otto mesi e nessuno interviene

Passano i giorni, le settimane ed i... mesi, ma a Vibo non si muove foglia. Perlomeno per quel che concerne le ataviche criticità presenti nel quartiere Feudotto. Costruito nel 1995 nella periferia Sud della città, avrebbe dovuto rappresentare uno dei fiori all'occhiello della nuova città urbana. Ampi spazi, aree verdi, tante potenzialità che però sono rimaste solamente sulla carta.

A farla da padrone oggi, come ieri, sono il degrado e l'incuria. E così Feudotto si è trasformato, quasi, in quartiere dormitorio e nulla più. Un'area popolosa con almeno mille residenti lasciata nel più totale abbandono.

Nei giorni in cui a Vibo si sta procedendo con opere pubbliche (su tutte le rotonde in località Madonella e all'incrocio tra viale della Pace e via Bucciarelli) stride il contrasto con la totale mancanza di ascolto dei problemi di un quartiere in cui le buche e le voragini sono presenti da quasi un anno. Emblematico il caso del cratere di via Feudotto, un'arteria trafficatissima, con una transenna in bella vista senza nessuna segnaletica, presente almeno dal mese di settembre scorso. Ma è tutto il quartiere a soffrire: un'ampia area verde, un parchetto in cui emergono erbacce, marciapiedi che si fanno fatica ad intravedere e panchine divelte da chissà quanto tempo. E che dire di via Giovanni Falcone dove ogni volta che piove si ammassa l'acqua perchè all'epoca i lavori evidentemente non sono stati svolti a regola d'arte e dove le buche la fanno da padrone. Anche qui una transenna giace in bella vista da mesi ormai. Ed è dovuta intervenire addirittura la Telecom, che sta innestando la fibra, a metterci almeno una pezza.

Uno dei tanti residenti, il Sig. Nino Neri, ha deciso di raccontare la sua amarezza ai nostri microfoni tra la presa di una realtà oggettivamente disarmante, ma anche con un pizzico di sarcasmo. Ma, intanto, nei palazzi della politica si pensa, con toni trionfalistici (si avvicinano le regionali) a mettere in risalto rimpasti sia in Consiglio comunale che in Giunta. E la città assiste impotente al suo inesorabile, e, forse, inevitabile definitivo declino.

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